Essa, come scrive D. Cosimo Occhibianco,  è “tutta vestita di nero, col mantello anche esso nero, con righello dorato ai bordi. Un pugnale in metallo le trafigge il petto. Le mani stringono un fazzoletto bianco in seta con orli ricamati. II volto delicato e di fattura raffinata, rivolto al cielo esprime un intenso dolore; ha l’aureola a raggiera.

Anticamente. quando nella Chiesa Madre veniva predicata tutta la Quaresima, questa statua portata in processione dalla Congrega del SS. Nome di Gesù chiudeva il suo itinerario bussando alla porta centrale; era quella una buona occasione per infervorare sempre più i fedeli all’amore della Vergine Addolorata, e muoverli a compassione e disporli meglio alla Santa Pasqua”. Vi partecipano i confratelli del SS. Nome di Gesù rivestiti col saio, bordone e mozzetta rossa, le consorelle e i devoti. Nella circostanza il coro esegue i tradizionali canti della Passione di Gesù, dei quali, alcuni sono gli stessi che il coro del confraternita del Purgatorio canta durante la processione dei Misteri del Venerdì Santo.La statua da sempre viene usata nel Venerdì di Passione, come un vero inizio della Settimana Santa.

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