Nei giorni scorsi un piccolo viaggio ha interessato la statua d’argento raffigurante il santo grottagliese Francesco De Geronimo.

L’effige custodita nel monastero di Santa Chiara è stata portata a Taranto, sull’altare della Concattedrale Gran Madre di Dio. Nella stupenda struttura progettata dall’architetto Gio Ponti si sta tenendo “La Cultura della Misericordia”, la settimana dedita alla preghiera promossa dall’Arcidiocesi di Taranto.

Di cosa si tratta

Partita lunedì 13 marzo 2017 ha visto proprio ieri l’evento dedicato al santo grottagliese.

Dopo la testimonianza di Sua Eminenza Cardinale Ernest Simoni, testimone in Albania della Misericordia, ieri sera Padre Francesco Occhetta ha portato la sua testimonianza su San Francesco De Geronimo. “Un santo della nostra terra, testimone della misericordia e riformatore sociale”, così è stato definito. Gremita in ogni ordine di posti la Concattedrale  ha registrato un interessante convegno tenuto dal gesuita, scrittore della rivista Civiltà Cattolica.

Gli appuntamenti continuano.  Previsto per oggi, alle 19, l’incontro con Don Silvio Barbaglia, biblista.

Una grande partecipazione

“Siamo chiamati a far cresce una cultura della misericordia… in cui nessuno guarda all’altro con indifferenza né gira lo sguardo quando vede la sofferenza dei fratelli”, su queste parole di Papa Francesca si fonda la XLVI Settimana della Fede a Taranto.

Dopo le testimonianze di Padre Francesco Occhetta su San Francesco De Geronimo e quella di Sua Eminenza Cardinale Ernest Simoni, testimone in Albania della Misericordia, oggi previsto in con cattedrale, alle 19, l’incontro con Don Silvio Barbaglia, biblista. Domani la comunità ionica ospiterà il Vescovo di Ascoli Piceno S.E. Monsignor Giovanni D’Ercole. L’evento si concluderà Venerdì 17 marzo con l’intervento del Dott. Stefano Campanella, direttore di TeleRadio Padre Pio.

“Invito tutti a partecipare a questi eventi. Vi attendo e vi benedico” è l’invito lanciato da S.E. Monsignor Filippo Santoro, vescovo metropolita di Taranto.

Articolo precedenteSeconda Via Crucis, le consorelle del Carmine a Grottaglie nel percorso simbolico della Passione di Cristo
Articolo successivoTi scruta… ma non avere paura, è la Quaremma